martedì 7 giugno 2011

Lavori socialmente utili

L’altro giorno ho letto sul Giornale di Brescia un articolo molto interessante che trattava di una cosa che già mi aveva anticipato il mio avvocato e che voglio condividere con voi lettori. Credo che sarà di grande conforto a chi come me ha sulla testa la spada di Damocle di una multa parecchio salata!
L’articolo è questo:
In pratica, esiste una legge da luglio dell’anno scorso che permette a chi deve affrontare il processo per guida in stato di ebbrezza di richiedere al giudice di convertire la pena in giorni di lavoro socialmente utile, come assistenza agli anziani e ai disabili, manutenzione pubblica, pulizia. 
Sostanzialmente, al posto di pagare o andare in galera si svolgono questi lavori e la multa viene ripagata nella misura di, incredibile ma vero, 250 euro ogni giorno; viene ridotta la durata della sospensione, e inoltre la fedina penale risulta pulita, il tutto secondo - dice l’articolo, almeno - l’articolo 186 del codice della strada.
Settimana prossima vado dall’avvocato e vi farò sapere!!!!
Ciao a tutti!

lunedì 6 giugno 2011

Inquietante profezia in "Scrubs"!?!

Mini post per segnalare una cosa curiosa....
L’altro giorno stavo guardando la sesta stagione di “Scrubs” e mi sono imbattutto in una rivelazione sconcertante....
La puntata 07 della stagione 06 (titolo: “His Story IV”) è andata in onda in USA il 1° febbraio 2007 e in Italia il 25 ottobre dello stesso anno. Balzate al minuto 8:58 (e seguenti) e sentite bene cosa dice l’inserviente....





Incredibile, nevvero? e anche un pò inquietante.... complottisti, accorrete!
Ciao a tutti!!!!

Scarico Libero


AVVERTENZA:
Questo post ha titolo puramente informativo e non dev’essere visto come un’incitazione ad atti che violano il copyright e le leggi ad esso collegate.
Detto questo...
Fra le tante idee che mi sono venute per i vari post, ho deciso di selezionarne una di “pubblica utilità”, in modo da utilizzare questo blog anche per dare ai lettori qualche suggerimento utile in materia informatica.
Moltissimi amici e/o clienti/conoscenti mi chiedono spesso dove trovare film o programmi scaricabili in rete. Ora, io, premetto, sono fondamentalmente contro la pirateria: a parte che faccio un lavoro che è collegato alla vendita di dischi, ragion per cui comprendo che la fatica che c’è dietro un disco dev’essere ripagata, ma comunque mi piace avere dischi e film originali, primo per la qualità del supporto, secondo per il gusto della collezione, terzo per etica personale.
Il problema sorge quando io, che sono appassionato di varie serie TV (Dexter, per dirne una) e che generalmente mi guardo in DVD, desidero vedere una stagione che è uscita da più di un anno... e non esiste in DVD. Tipo Dexter, ad esempio (4 e 5 stagione).


A tal punto, se voglio andare avanti a vedere come va a finire DEVO scaricare. Per inciso, io ho comprato 5 cofanetti su 7 di The Shield, e le ultime 2 ho dovuto scaricarle... perchè non esistevano. Se le case produttrici si svegliassero a pubblicare le serie in DVD al posto di piangere miseria, forse otterrebbero qualche acquisto da persone che normalmente non scaricherebbero.
Detto questo, veniamo al dunque. E’ universalmente noto che Emule ormai è diventato, oltre che lentissimo, un vespaio di virus, un’enciclopedia del porno (e magari fosse solo quello..), e giorno sì giorno no vengono chiusi server. I torrent vanno meglio, ma la velocità dipende molto da quanti hanno il file e quanti lo stanno scaricando... oltre alla tua disponibilità a condividere i file.


Il metodo migliore, e forse il meno conosciuto per ora per scaricare velocemente file ad alta qualità (film e serie HD, per dire) è quello che abbiamo scelto io e alcuni amici: e cioè abbonarsi a alcuni dei servizi di File Hosting quali, per citare i più famosi, Rapidshare, Megaupload, Fileserve, Hotfile, Netload e vari altri.
Il concetto è semplice: in teoria (badate bene, in teoria) l’utente paga per ottenere spazio online per depositare i suoi file personali, per potervi accedere quando vuole e dove vuole. Per esempio, se io ho il DVD de “Il Re Leone” della Disney e voglio vedermelo quando sono in viaggio, ma non voglio portarmelo in giro, posso farne una copia digitale e caricarlo in Rete per poi scaricarlo dove voglio se ne ho bisogno. Oppure, sono un fotografo e ho bisogno che il mio portfolio sia sempre disponibile: lo carico online e volendo posso anche girare il link a un possibile cliente.
Ovviamente, questa possibilità può benissimo venire usata per lo scambio fra utenti di file di vario tipo... e, come vedrete, di moltissimi tipi diversi!!!!
Semplicemente, avendo un’account Premium di uno dei suddetti servizi, si può scaricare ad alta velocità qualunque file di cui si disponga del link preciso. Il costo varia da 9 a 15 euro mensili, ma si possono fare anche abbonamenti semestrali risparmiando notevolmente.
Esistono in rete moltissimi forum in cui c’è una lista sterminata di film, programmi, libri, serie TV, documentari, giochi e altro ancora, in cui ogni utente pubblica i link dei suoi file e chiunque (previa gratuita registrazione) può scaricarli. Essendo la velocità di download particolarmente elevata, quasi sempre si ritrovano anche film in HD da 6 o 7 GB, o addirittura full BluRay da 30 GB e passa... e se proprio non c’è in HD, il “vecchio” DivX si scarica in tipo 10 minuti.
in pratica:
  • Ti iscrivi a alcuni di quei servizi (pagando)
  • Ti iscrivi nei forum (che indicherò qui), gratuitamente
  • Scarichi
C’è poi un programmino favoloso che si chiama Jdownloader e che è uno dei programmi più funzionali e meglio costruiti della storia. In pratica, è un “download manager” per questi servizi che si occupa di tutto il lavoro. Funziona più o meno così:
Dato che molti servizi non permettono l’upload di file particolarmente grandi (oltre i GB, diciamo), per caricare quelli che superano il limite consentito si tende a “spezzettare” il file con appositi programmi, dividendolo in più parti che poi vengono riunite dall’utente finale. Di solito si usano .rar a tal scopo.
Jdownloader permette di scaricare questi piccoli file semplicemente selezionando i link gentilmente indicati nei forum, copiandoli (con il comando “copia” di Os X o Windows, giusto per essere precisi) e ritrovandoseli senza neanche fare “incolla” nella lista di “download in coda”, pronti per essere mandati in scarico. Oltretutto, si può decidere per ogni file dove mandarlo e inserire la “password di estrazione” che spesso coloro che caricano i file impostano per garantirsi la paternità del bene generosamente offerto. Poi si dà il via, Jdownloader scarica (a un’ottima velocità), e infine ricompatta il tutto e vi presenta il file pronto per l’utilizzo. Il tutto in automatico.
Perchè molte persone perdono tempo e soldi per caricare file di cui tutti poi usufruiscono, voi direte? semplicemente perchè per ogni file che VOI scaricate gratis, essi ricevono una piccola cifra dal servizio su cui caricano i file, che però moltiplicata per molti download di traduce in guadagno per loro (ma risparmio per voi).
Il mio suggerimento è di iscriversi in ogni caso a più servizi di Hosting, in modo da non ritrovarsi a non poter scaricare il film lungamente cercato semplicemente perchè non si è iscritti a Netload o un altro servizio su cui è caricato il file.
La strategia migliore è mettersi d’accordo (come ho fatto io) con 10 amici, dividere le spese e fare l’account premium su tipo 6 o 7 siti che vi indicherò di seguito. Con un’adeguata organizzazione, spenderete (come noi) appena 20 euro ogni 6 mesi. Mica male, eh? 
Siti di File Hosting:
Forum di File Sharing:
E molti altri... basta cercare su Google!!!
Ah, dimenticavo:
Qui potete scaricare il programma per gestire i download.
Spero che utilizzerete queste informazioni con criterio... mi raccomando, scaricate responsabilmente!!!
Ciao a tutti!

Call Center, persuasione e... Tutta la vita davanti!

Ciao a tutti!
Dopo un paio di settimane di inattività (dovute più che altro a un raccoglimento di idee se devo essere sincero) torno a scrivere... e preparatevi perchè ho elencato una serie di post e ho molta voglia di battere sulla tastiera!
Ordunque, come molti di quelli che hanno avuto la sventura di farsi beccare con un tasso alcolico superiore alla media (sventura per modo di dire: non è precisamente “una disgrazia inaspettata” dal momento che semplicemente se guidi dopo aver bevuto rischi la patente - parentesi pubblicità progresso), uno dei primi problemi che si pongono, a parte l’ovvia difficoltà di spostarsi essendo appiedato, è la non proprio rassicurante prospettiva di una multa a dir poco esorbitante (nel mio caso, si va da 1500 € a 6000, oltre alle spese processuali e per gli esami per riavere la patente). Ragion per cui, è giocoforza organizzarsi in qualche modo: e conviene iniziare subito, dal momento che per mettere da parte la cifra necessaria senza dover saltare i pasti ci vuole un pò di tempo (e, ora che mi viene in mente, colgo l’occasione di invitarvi fare qualche click sui banner... qualche soldino in più fa sempre comodo!)
Perciò, mi sono rimboccato le maniche e avendo la fortuna di fare un lavoro che mi permette una certa flessibilità, ho cercato un’occupazione part time da 400 € giusto per portare a casa qualche soldo in più da mettere nel “fondo multa”. Ovviamente, anche se ritengo di essere una persona piuttosto competente in vari campi e con un buon curriculum, l’opportunità più veloce che mi si è presentata è, come per molti giovani italiani...
Il Call Center!
Premetto che io ho sempre odiato le chiamate dagli operatori di telemarketing. Praticamente sempre rispondo “non mi interessa” ancora prima di sentire che hanno da dire; solo una volta ho accettato di esaminare un’offerta e, dopo una rapida ricerca in Rete (dove ho trovato un proliferare di opinioni negative), ho gentilmente declinato l’offerta, subendomi dieci minuti di insistenze e piagnistei del povero operatore che si è visto levare da sotto le mani la chiusura di un contratto.
Perciò, mi sono avviato in questa nuova avventura con uno spirito di “cambio di mentalità” (citando i Negrita), e devo dire anche con la curiosità e l’interesse di capire il mondo dall’altra parte della cornetta. Oltretutto, alla fine il lavoro non è poi così alienante come dicono e mi dà l’occasione di fare alcune interessanti considerazioni sullo spaccato d’Italia con cui ho a che fare 4 ore al giorno.
Prima di tutto, una cosa mi salta all’occhio (o meglio, all’orecchio): siamo VECCHI. Siamo un popolo con un’età media molto più alta di quella europea. Voi direte “sì, ma si sa, è un pò che lo dicono, è un problema d’Italia”. Vero, ma vi assicuro che fare 200 telefonate e sentirsi rispondere nel 60% dei casi da persone over 70 fa un certo effetto. E molti di questi erano over 80, o rispondeva la badante, o la figlia. Ma la cosa veramente che mi spiazza è quando chiami il numero sulla lista e la conversazione è tipo:
- “Buonasera, signora! Sono Emanuele di ****** Italia, il signor Egidio Poletti (nome a caso) è in casa?”
  • “Egidio? eeeeh, ma è morto tanto tempo fa....”
E se sei abbastanza cinico (e io non lo sono) puoi anche avere il coraggio di rispondere
  • “Mi dispiace molto, signora, condoglianze. Posso parlare con lei, allora?”
Tristissimo.
L’altra cosa concertante è che siamo VERAMENTE un popolo di mammoni. E vi stupireste di quanti genitori chiaramente over 70 che sento dicono “no, ma si occupano i miei figli di queste cose... è che ora non sono in casa, devo chiedere a loro, non so quando tornano”. Il che vuol dire che i “figli” hanno perlomeno 40 anni... e io che mi sentivo strano a essere ancora in casa a 27 anni!
E infine... la mia considerazione più ovvia: ormai, trovo che si sia creata una “bolla” che le persone attivano in automatico nel momento in cui sentono una voce al telefono che POTREBBE anche lontanamente proporre qualcosa. Praticamente, la risposta automatica è “non mi interessa”, anche se chiamasse Steve Jobs per regalare loro un iPhone. E’ inutile, anni di bombardamento e differenziazione delle offerte, uniti paradossalmente all’appiattimento delle stesse e alla svalutazione del concerto di “offerta”, dal momento che ormai QUALUNQUE cosa ci viene proposta, dai servizi telefonici ai frigoriferi, dalla tecnologia alle automobili, è “un’offerta imperdibile”, hanno generato nelle persone il “rifiuto automatico” di ogni proposta telefonica e/o rivolta di persona, senza prendere nemmeno in considerazione i pro e i contro. Ragion per cui, il fatto che io (per il primo mese, poi si vedrà) sia pagato ad appuntamento, genera non poche problematiche.
Per cercare di risolverle, mi sono documentato un pò e ho letto un bellissimo libro: “Le armi della persuasione”, di Robert Cialdini. Nonostante il titolo sembri da “manuale di serie B”, e suggerisca contenuti paragonabili a quelli di libri come “Diventa ricco in un mese con il nostro metodo”, è sorprendentemente un libro interessantissimo, non un manuale di bassa lega ma un raffinato studio sociologico sui meccanismi su cui fanno leva media, politici, venditori e persino i nostri stessi amici per far sì che noi acconsentiamo a molte richieste che ci vengono poste. Il tutto corredato da fonti, dati, nomi, cognomi, riferimenti, bibliografia, e descrizioni accurate di esperimenti svolti da psicologi e ricercatori sul comportamento umano, corredate da notevoli ragionamenti e disquisizioni sulla società in genere. 
Per chi se lo stesse chiedendo, per ora grandi risultati non ne ho ottenuti dal punto di vista pratico dalla lettura di queste tecniche... è un pò difficile convincere una persona quando sai che qualunque cosa proporrai otterrai un “non mi interessa”.
A questo libro dedicherò un post di recensione e descrizione dei vari capitoli... sarà molto interessante e vi consiglio vivamente di seguire le prossime puntate!
Infine... 


Vi segnalo un film che ho guardato proprio appena ho iniziato a lavorare nel Call Center, data l’analoga ambientazione e la trama: “Tutta la vita davanti”, del 2008, di Paolo Virzì con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Micaela Ramazzotti e Valerio Mastandrea. Narra la storia di una giovane neolaureata in Filosofia che, cercando di entrare nel mondo del lavoro con grandi speranze dopo aver conseguito la Laurea con ben 110 e lode e abbraccio accademico, si scontra con le difficoltà ben note a tutti e ripiega su un più modesto lavoro in un Call Center, in attesa di un’occupazione più gratificante. 
Ho trovato il film molto piacevole, grazie anche a un’ottima interpretazione della protagonista, una sceneggiatura scorrevole e dialoghi mai banali; Micaela Ramazzotti brava nella parte della sbandata ragazza madre, Sabrina Ferilli un pò sopra le righe ma inaspettatamente calata nella parte. Non voglio qui fare una recensione approfondita, ma vi consiglio se vi capita di vederlo... anche se forse un pò esagerata, la descrizione di Virzì del mondo dei Call center non è poi così lontana dalla realtà. Anche se dubito che nessuno abbia mai costretto le teleoperatrici a balletti motivazionali prima di iniziare a lavorare... 
Ciao a tutti, a presto!!!!

mercoledì 18 maggio 2011

Senza Fissa Dimora di Successo


Certe volte sembra che le cose si rincorrano. Pare che quello che ci succede influenzi gli eventi successivi anche nelle piccole cose. Mi rendo conto che un avvenimento accade indipendentemente da un altro che magari a prima vista può sembrare correlato, ma al di là del ragionamento razionale mi colpisce sempre notare le coincidenze della vita.
Una è questa: oggi una giornalista che lavora alla radio è venuta a registrare come tutte le settimane il solito programma sui libri che dirige settimanalmente. Le ho raccontato un pò di quel che mi è successo, della mia decisione di cambiare un pò di cose, dell’incidente, della reazione dei miei, e lei (dopo qualche buon consiglio da persona assennata qual è) mi ha mostrato il libro su cui avremmo lavorato... dicendomi che, giustappunto, mi avrebbe sicuramente fatto riflettere.
Il libro è “Via della Casa Comunale n° 1”, di Stefano Bruccoleri.
In sintesi, la storia di Stefano è questa: in 14 mesi, ha perso i genitori per via di un tumore, un fratello, lavoro, casa e gli è stata diagnosticata una terribile malattia. Credo che basti questo a chiarire a tutti la situazione di questo ragazzo.
Eppure, Stefano in vece di buttarsi giù o distruggersi decide di inforcare la bicicletta e partire. Da più di 6 anni gira il mondo su due ruote e ha percorso finora 27.000 Km, conoscendo zingari, barboni, punkabbestia, emarginati, persone caritatevoli, scoprendo la bontà umana, ammirando nuovi posti, riflettendo su di sè. E poi apre un blog, in cui racconta i suoi pensieri, le sue esperienze, i suoi viaggi; un blog che si trasforma poi in un libro, grazie a Ediciclo editore e don Ciotti, che è quello appunto di cui stavamo parlando, e apre un sito, che si chiama appunto “Senza Fissa Dimora di Successo”, come il titolo di questo post.



Fa impressione vedere come quando pensi che la tua vita non sia soddisfacente, ci sia qualcuno che VERAMENTE sta molto peggio di te e vedere come spesso l’animo umano sia più forte e profondo di quanto mai si penserebbe.
Vi invito a visitare il suo blog e a leggere il suo libro: